Lo Strappo Muscolare è un evento traumatico a carico di un distretto muscolare che subisce una lesione di varia entità, generalmente è frutto di una veloce ed improvvisa contrazione del muscolo. Proprio per questo gli strappi muscolari sono più frequenti negli sportivi, soprattutto in sport come il calcio, la corsa, il sollevamento di pesi, la pallavolo. Dove sono richiesti gesti atletici “esplosivi”, ma può capitare di fare uno strappo anche nella normale vita quotidiana.
Fattori di rischio sono la stanchezza muscolare oppure lo scarso allenamento, determinando un’incapacità del muscolo a sopportare la sollecitazione richiesta.
Ogni muscolo del corpo può essere vittima di uno strappo muscolare, ma generalmente i muscoli più coinvolti sono quelli degli arti inferiori o superiori, raramente quelli della colonna, e mediamente frequente è il coinvolgimento di quelli addominali.
Dal punto di vista anatomico lo strappo muscolare può coinvolgere da poche fibre muscolari a molte fibre muscolari fino all’interruzione totale del muscolo.
Tre sono i gradi di gravità dello strappo muscolare:
Come si cura uno strappo muscolare?
La cura di uno strappo muscolare è legata indissolubilmente alla sede della lesione e all’entità del danno. È buona norma interrompere immediatamente l’attività che ha portato al danno, in quanto è frequentissima la condizione per cui ad un primo episodio di grado primo, il soggetto spesso spinto emotivamente a terminare la partita, crea un danno maggiore, con tempi e cure molto più lunghe.
Rimane quindi importante fermarsi immediatamente, e applicare del ghiaccio sulla zona interessata. Se l’area coinvolge l’arto inferiore, si mette l’arto in scarico, per le prime 24-36 ore, per limitare al massimo il danno ematico.
Si procede quindi ad un bendaggio compressivo, e si procede quanto prima con un controllo ecografico per valutare l’entità della lesione.
Durante il periodo di recupero, velocizza il processo riparativo applicazione di Tecarterapia, Ipertermia e Onde d’urto.